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24 febbraio 2020
Nello sviluppo dei propri servizi di assistenza legale internazionale, il nostro Studio ha organizzato un corso gratuito in commercio internazionale per l'approfondimento delle tematiche più comuni ai soggetti operanti in ambito industriale e commerciale. PROGRAMMA 5 INCONTRI Pagamenti internazionali - Assicurazione del credito - Tutela contrattuale del credito Termini e modalità di consegna merci - Incidenza su sicurezza pagamenti, rischi e responsabilità durante il trasporto Elementi base della contrattualistica internazionale: contratto di vendita e modalità pagamenti Sviluppo commerciale all'estero: Contratti tipici: Procacciamento - Agenzia – Distribuzione Ingresso in nuovi mercati: Ufficio di rappresentanza-Filiale-Società controllata. Cooperazione tra imprese: Joint Venture societaria e contrattuale
Autore: PH363304 14 febbraio 2020
Cheso Consulting ha assistito le parti venditrici della societa’ italiana Boots Company S.r.l. nell’operazione di cessione al gruppo francese quotato in borsa Delta Plus Group SA (250 milioni di fatturato e 2000 dipendenti), operante a livello mondiale nel settore della produzione e vendita di abbigliamento, calzature ed equipaggiamenti antinfortunistici.
Autore: PH363304 14 febbraio 2020
Cheso Consulting ha assistito la societa’ italiana Simon Building S.r.l. nell’operazione di joint venture con il gruppo cinese Jinma Industrial Group Co. Ltd. (3,5 miliardi di CNY di fatturato e 2500 dipendenti). L’operazione ha cosi’ dato vita alla societa’ mista di diritto italiano Jinma Industrial Europe S.r.l. operante nel settore della componentistica metallica per il mercato automobilistico europeo.
Autore: A Cheso 14 febbraio 2020
Cheso Consulting ha avuto il ruolo di advisor legale nell’operazione di costituzione di una joint venture in Vietnam tra la societa’ svizzera MBau Tech SA e quella vietnamita Linh Phong Trading Service and Mechanical Ltd nel settore delle attrezzature e strutture metalliche per l’edilizia.
Autore: PH363304 1 agosto 2019
Sono circa 16.000 gli studenti italiani iscritti attualmente in atenei britannici, per corsi di laurea o di specializzazione. Oltre agli studenti, vale la pena ricordare i 5.000 professori, ricercatori e scienziati italiani che sono attualmente in forza presso le università oltremanica. È notizia di pochi giorni fa che il numero di studenti italiani che hanno presentato domanda di ammissione per il prossimo anno accademico a uno degli oltre 160 atenei britannici (tra questi, 4 rientrano nei migliori 10 al mondo) è salito rispetto allo scorso anno. Sono poco meno di 4.500 i giovani italiani che hanno presentato domanda di ammissione entro il 30 giugno scorso e sono ora in attesa di capire se riusciranno a partire per la loro avventura oltremanica a partire dal prossimo settembre. C’è da notare che, complessivamente, il numero delle domande di ammissione ricevute dalle università britanniche è incrementato proprio grazie al maggior numero di richieste provenienti da paesi stranieri, inclusi quelli dall’UE, tra cui l’Italia (maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’UCAS, Universities and Colleges Admissions Service). Vi sono attualmente 135.000 studenti europei in UK. Due buone notizie rispetto allo status degli studenti italiani ed europei in UK: 1. Chi si trova già lì non avrà modifiche alla propria condizione attuale, indipendentemente da cosa accadrà il prossimo 31 ottobre, data di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. 2. Chi inizierà il proprio corso di studi nel prossimo anno accademico, 2019-2020, e in quello successivo, 2020-2021, continuerà a usufruire delle stesse agevolazioni di chi si trova attualmente lì, per l’intera durata del proprio percorso universitario (parliamo di tasse universitarie e accesso alle borse di studio o a eventuali prestiti per sostenere le spese universitarie). DOPO la BREXIT In caso di accordo tra il Regno Unito e l’UE sui termini dell'uscita, uno studente che intendesse restare oltre il 31 dicembre 2020 dovrà fare richiesta gratuitamente per ottenere un permesso di residenza (EU Settlement Scheme) che darà diritto alla permanenza nel Regno Unito, con accesso a tutti i servizi pubblici e alla possibilità di chiedere la cittadinanza britannica dopo cinque anni di permanenza continuativa nel paese. In caso di mancato accordo, gli studenti ammessi agli atenei oltremanica dovranno fare domanda per un permesso temporaneo di permanenza (European Temporary Leave to Remain) con validità di 36 mesi. Qualora questo periodo non dovesse essere sufficiente a coprire un corso di studi di durata superiore, ad esempio di 4 anni, il governo britannico definirà successivamente tutti i dettagli utili in riferimento alla necessità di ottenere un visto di più lunga durata per gli studenti UE. In linea di principio, vale la pena sottolineare come il Libro Bianco sull’Immigrazione, che definisce le linee guida per le future politiche governative in materia di immigrazione, riconosce l’importanza del talento in materia di scienza, ricerca e innovazione, da ovunque esso provenga, e conferma che continueranno a non esistere limiti per quanto riguarda il numero di studenti stranieri che potranno essere ammessi ai corsi di studio nel Regno Unito. E allora, in bocca al lupo a tutti i giovani italiani desiderosi di intraprendere un percorso di studio o specializzazione nel Regno Unito! Per maggiori informazioni, l’Ambasciata britannica può essere contattata su Facebook alla pagina @UKinItaly. tratto da: https://www.repubblica.it/londra/2019/07/31/news/aumenta_il_numero_di_italiani_che_vogliono_studiare...
Autore: Internet link 15 marzo 2019
Il mercato residenziale di lusso a Londra nel 2018 ha fatto registrare un aumento del 43%, rispetto al 2017, delle compravendite per le case valutate oltre i 15 milioni di sterline. Secondo i dati dello studio condotto dalla società di consulenza Savills, quindi, il settore immobiliare di lusso non ha risentito delle stime al ribasso previste per la Brexit. Il volume totale di case vendute (il cui prezzo supera 5 milioni di sterline) nel 2018 ammonta a 4.000 milioni di sterline, il 10% in più rispetto al 2017. Ciò dimostra che il mercato del centro di Londra si basa su dinamiche diverse rispetto alle aree secondarie della Capitale. "Il calo dei prezzi che abbiamo visto nel mercato centrale di Londra, insieme al deprezzamento della valuta, fa sì che certe proprietà siano considerate trophy asset e un buon investimento nell'attuale contesto internazionale", spiega Lucian Cook, capo della ricerca sul residenziale di Savills. "Nonostante il contesto di incertezza politica e un regime fiscale più elevato, queste cifre sono la prova evidente che Londra continua a essere un luogo attrattivo per vivere e fare affari per il target alto spendente", aggiunge Lucian Cook. L'articolo e' consultabile nella sua interezza al seguente link: https://bit.ly/2HyBLXe
Autore: Internet link 15 marzo 2019
Più garanzie in favore degli acquirenti di immobili da costruire. Lo ha previsto il Decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 recante "Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155" pubblicato sul S.O. n. 6 alla Gazzetta Ufficiale 14/02/2019, n. 38 con il quale è stata modificata la disciplina contenuta nel decreto legislativo 20 giugno 2005, n. 122 recante "Disposizioni per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire, a norma della legge 2 agosto 2004, n. 210". Le modifiche apportate si applicheranno ai contratti aventi ad oggetto immobili da costruire per i quali il titolo abilitativo edilizio sia stato richiesto o presentato successivamente alla data di entrata in vigore del D.Lgs (quindi dal 16 marzo 2019). L'articolo e' consultabile nella sua interezza al seguente link: https://bit.ly/2ELfuUh
Autore: Internet link 14 marzo 2019
L’Italia che funziona si presenta alla City: parte oggi a Londra la prima conferenza dedicata alle società quotate su AIM Italia, il segmento di Borsa Italiana riservato alle piccole e medie imprese. In vetrina 25 Pmi italiane che operano in settori diversi, dal tradizionale all'high-tech, dall'intelligenza artificiale alla distribuzione di prodotti ortofrutticoli, per riflettere la grande varietà dell'eccellenza made in Italy. L'obiettivo della conferenza londinese è attrarre investitori istitutuzionali internazionali, distogliendoli dalle incertezze del quadro politico italiano con le sue ricadute sui mercati e presentando invece le strategie concrete e i progetti di crescita di società dinamiche. L'articolo e' consultabile nella sua interezza al seguente link: https://bit.ly/2ua8gD8